Nel 1967 io non c'ero ancora, ma il suo operato in galleria Passerella ha scritto la storia, grazie al suo negozio infatti trasformò la galleria di piazza San Babila in Carnaby Street.
Elio Fiorucci era attentissimo ai dettagli, Il suo negozio tutto trasparente e ricco di luci fu disegnato da una scultrice, allo scopo di simulare uno studio fotografico e la parte musicale era curata dal progettatore di innumerevoli discoteche della costa spagnola: Cesare Fiorese.
Elio Fiorucci stravolse l'allora Milano rigida e sofisticata della fine degli anni sessanta, in mezzo a boutique di lusso egli portò luci, musica alta, colori e minigonne. Egli dichiarò: "È stato uno shock per la città, ma pure la mia fortuna"
Riassumendo il suo percorso stilistico, egli esordì con le pantofole, in ordine arrivarono poi i jeans, gli adorabili angeli, Andy Warhol e finì con l'animalismo.
Facciamo qualche piccolo passo indietro e vediamo come tutto ebbe inizio nella bottega di babbucce del padre quando Elio Fiorucci era solamente un ragazzino di 17 anni molto meno bravo a scuola rispetto ai suoi quattro fratelli, motivo per il quale il padre se lo portò a lavorare nel negozio di pantofole, che quasi 50 anni dopo sono poi tornate in auge per una coloratissima linea dallo stile arabo.
Io personalmente qualche anno fa ebbi l'enorme privilegio di incontrarlo per lavorare assieme ad un video musicale - Till The stars come out di Estello ft. Pitbull- una persona splendida, molto gentile e disponibile, oltre ad un grande stilista, abbiamo perso anche un grande uomo.
Ciao Elio, da oggi potrai volare insieme ai tuoi angioletti....
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